Renzo Destini: Epifania

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Renzo Destini: Epifania

Epifania


Esistono davvero i problemi dell’umanità?
Guerre, povertà, fame, cambiamenti climatici sono reali?
Come potrebbero non esserlo?


Oppure rappresentano solamente una proiezione di massa nella realtà esterna?
L’esistenza esterna recepita ed elaborata è definita da quello che noi chiamiamo realtà. Una serie di elementi, impulsi e stimoli acquistano una forma in cui ci riconosciamo ed in cui ci spostiamo nello spazio e nel tempo.

Aldilà di questa rappresentazione, nei livelli più sottili dell’esistenza rimane il mistero. Tolto il velo nulla è come prima. Tolto il velo nulla delle nostre rappresentazioni è reale. A questo punto nemmeno i problemi dell’umanità sono reali.


Le grandi sfide sociali rappresentano semplicemente la cornice che contiene e conferisce una dinamica
causa-effetto degli eventi sulla terra. Si manifestano, ma non esistono.
Pensate al sogno. Quando sognate vividamente avete la percezione del mondo in cui vi trovate?
Riconoscete le problematiche sociali, ambientali, umane del mondo che la vostra mente sta elaborando?
No.

Quanto vi interessa nel sogno è la vostra storia, è la vostra percezione degli avvenimenti. Il contorno non
esiste, o meglio, non esiste fintanto che non siete voi a crearlo. Lo stesso in un videogioco: la storia è
circoscritta alla missione dei nostri eroi, ma nulla si sa di cosa accade al di fuori della programmazione.
Quindi anche la sofferenza è un’illusione? Come possiamo affermare una sciocchezza simile?

Nel mondo, in ogni stante qualcuno soffre e questa sofferenza spesso comporta la perdita della propria vita.
Andiamolo a dire a quegli uomini sulla striscia di Gaza che la guerra non esiste…

La sofferenza esiste, ma esiste in quanto individuale. Non esiste una sofferenza dell’umanità. La
sofferenza è strettamente personale e solitaria e ci fa vedere fuori quanto non riusciamo a vedere dentro o
quanto abbiamo ignorato. La sofferenza è materia oscura che guida gravitazionalmente le sorti delle
nostre vite.

Pensiamo ad un’alluvione: non è di per sé l’alluvione generata magari dal cambiamento climatico in
quanto “problema dell’umanità” a creare una sofferenza planetaria. La sofferenza è relativa ai singoli che
l’hanno subita. E’ per loro che si è generato un “problema”. Poi tra costoro ci sarà chi darà la colpa al
cambiamento climatico, chi all’incuria del territorio, chi alle scie chimiche…non esisterà mai una reale
motivazione complessiva dell’ avvenimento.


L’unica cosa vera, trasformativa e tangibile è la sofferenza direttamente subita.
Quindi la fame nel mondo non esiste? E’ per colpa dei paesi sviluppati che altri sono poveri e subiscono la
fame! Rapporto causa-effetto…
Certo, ma la natura predatoria dei paesi ricchi è sintomo di una malvagità possessiva ed estremamente
egoica di singoli individui che possono ridestarsi solo subendo la sofferenza.

Quindi servirà altra sofferenza per rimuovere sofferenza, qualora non fosse più necessaria.
Solo la sofferenza individuale è reale. I problemi del mondo sono illusione.


Visione:
“sotto la doccia mi godo il piacevole calore dell’acqua calda in una sera invernale. Invece di concludere
con rapidità pensando alla quantità di energia necessaria per scaldare l’acqua, rimango presente con
gioia al piacevole momento sapendo di far del bene al mondo.”




RENZO DESTINI , RAVENNA 06.01.24