12 Gen Primo esperimento in piazza a Ravenna
Una performance silenziosa priva di applausi.
21 volte un sogno attraversa la piazza, 21 volte l’incubo del fallimento striscia sul ventre fragile della città.
Nel mentre, grembo formale, il palazzo cova un confronto.
Passi felpati dipingono l’eclittica. Ciottoli inumiditi dal piovasco. Inconscio meccanico svapa nubi di stelle sul microfono. Nessuno s’accorge ma tutto scorre. Alveo assetato
21 volte nessuno s’accorge, le vie solcate dai sogni sono casuali, finché una traccia lucida non resta alla guida. S’accende un lume. Buio mortale pervade la notte, mentre l’altro emisfero sorride.
Qualche geometria si sfiora, bellezza senza clamori, ricordo effimero d’un istante.
La performance procede sulle misteriose ottave, loop pericoloso. Non esistono vere parole per spiegare, solo foto per mendicare. Ego, Mercato e Noia.
Foto ripetitive dilatano l’attesa in punta ghiacciata di piedi.