Renzo Destini: Sessualità Universale

Renzo Destini: Sessualità Universale

Sessualità Universale

Essenze mascherate da una matrice organica, acquistano forme, colori e comportamenti come compromesso tra ciò che realmente sono e quanto la membrana propone come proiezione al livello di esistenza col quale si trova ad interagire.

Nel marasma percettivo provocato dalla conflittualità di ciò che realmente siamo rispetto a come appariamo, l’amore diviene elemento di certezza che appaga entrambi i piani e garantisce la conditio sine qua non per proseguire la vita. Però, esso è comunque condizionato dalla matrice organica che attraverso la selezione si è resa coerente con la natura duale dell’universo percettivo, dando origine al femminile ed al maschile. La garanzia della vita diventa frutto di un incastro complementare, di nature di differente manifestazione, ma dalla radice unica.

Tale complementarietà è resa tangibile dalla componente organica: i genitali sono materializzazione e simboli di queste differenze generate semplicemente da un dettame genetico al quale corrisponde un differente frazionamento di elementi ormonali.

remix leonardo da vinci.salvator mundi

Intervention by Bacco Artolini on “Salvator Mundi” Leonardo da Vinci ( 1490-1519)

La complementarietà diviene completezza nell’atto sessuale: gli spin subatomici si tramutano in gameti, i cui cromosomi X e Y divengono gli artefici di parte del Destino dell’individuo prossimo. Il vuoto inesistente dinnanzi al piacere…il Terzo Lato istantaneamente ritrovato è stampo del nuovo Destino.

Non sempre però, questo schema è sentito. Sensibilità differenti creano una differente influenza della componente organica rispetto quella emotiva. Ecco allora che l’amore si manifesta in assenza della complementarietà sessuale, ma semplicemente per quello che è.

La componente ormonale è atta a canalizzare quella emotiva per necessità biologiche, ma l’amore può andare oltre questa percezione. La limitatezza nell’intercambiabilità degli apparati umani, può sicuramente generare disagio e inadeguatezza, ma il piacere dell’atto colma comunque il vuoto emotivo. Gli ormoni, come consiglieri, indirizzano le sorti dei genitali esecutori, ma la Geometria Universale può manifestarsi diversamente da quella sessuale. In tal caso, gli incroci tra i Destini interessati diverranno comunque motore della sorte mancata dalla complementarietà biologica.

Femminile e maschile non sono altro che diverse manifestazioni della medesima unità: una danza di desiderio passivo e aggressività che si alternano nello stesso involucro esistenziale.  Marte e Venere si corteggiano, dimenticando che la loro gravità è generata dalla stessa massa che ha dato origine all’intero Sistema Solare.  Nella danza, Venere può subentrare nell’orbita marziana e viceversa: una Venere androgina e mascolina ed un Marte femminilizzato, come risultato di nuovi equilibri, ma che non impedisce il proseguimento della danza.

Che importanza può avere uomo e donna? Teoricamente nessuna, ma la membrana è subdola creando un desiderio di unione costruito su base di volontà genetiche…ma evidentemente questo costrutto è alle volte declinazione della stessa Geometria Universale…

E se vi dicessi che Renzo Destini potrebbe essere una “donna”?

 

Visione:

“Osservo la forma: un interessante triangolo dal baricentro solcato da una profonda fenditura…cammino attorno la forma cominciando a percepirne la tridimensionalità…ora è un’imponente piramide perforante. Entrambe le geometrie, sono rivolte allo stesso centro.”

 

Renzo Destini                                                                                                        19.01.19