Renzo Destini: cronache del destino n 4

Renzo Destini: cronache del destino n 4

 

Come dolce guida, l’invisibile e oscura essenza mi prende per mano e attraverso un piacevole fluttuare mi conduce in vicinanza delle scure lune, avvenenti come Afroditi consapevoli di essere osservate.
Nel frattempo, la nebbia pensante è andata dissolvendosi, così come l’intelligenza che la governava .

Più mi avvicino e più percepisco la potenza del canale al centro delle due masse.
Quasi consapevole del mio avvicinamento, l’attrattività è sempre più intensa.
Atterro su una delle lune…morbida e dolce nel paesaggio, nonostante la brullità della sua superficie.
Un cartello poco lontano attira la mia attenzione; un grande pulsante color blu ed un invito a essere premuto.
Dopo una prima esitazione, la mia mano come governata da un’altra mente, esegue l’operazione.
Il pulsante è premuto.

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Intervention by Bacco Artolini on “Bacco/ Giovanni battista” Leonardo Da Vinci e bottega (1510-1515)

Una potente scossa di terremoto destabilizza le mie certezze, una voragine si apre dinnanzi a me e per poco non inghiotte la mia figura.
Un’imponente scultura emerge dalle profondità della voragine; di nuovo, dura nella materia, ma sensuale e morbida nelle forme.
Una figura femminile, ne sono certo, ma non umana: capelli come corde, addensati a costituire armoniche spirali davanti la fronte, ali di insetto, occhi che ripercorrono l’universo, braccia e gambe atletiche, ma gentili, un volto antico quasi animalesco, piccoli ma decisi seni.
Come semplice involucro improvvisamente concretizzatosi in questa dimensione, mi rivolge la parola: “il tuo arrivo su “Vag-A” era previsto… e il tuo percorso futuro è già segnato”. Nel mentre, la figura rimane ferma ed immobile, quasi come se parlasse direttamente alla mia mente.
Allo stesso modo, il mio tentativo di comunicare con “lei”: “non conosco le motivazioni di queste tue certezze, ne tantomeno il luogo in cui mi trovo. Non ho fretta di sapere, mi presto all’esperienza per come si manifesta, ma potrebbe essermi utile sapere di più”

“Sei paziente e misurato, ma questo non ti basterà a sostenere quanto dovrai affrontare. Dovrai mettere da parte ogni certezza; gli elementi associativi non avranno più valore e la tua mente cesserà di esistere.”

Le parole della scultura muovono in me un forte senso di inquietudine, la stessa inquietudine percepita tra le geometrie di Itterbio, prima che venissero distrutte, svelando la loro vera natura: “le difficoltà fanno parte della ricerca della Verità. Se sarò messo a dura prova, rimarrò consapevole dell’elevatezza dello scopo”.

“La tenacia è scorza dura della tua personalità, ma non ti basterà ad ottenere il controllo sugli eventi cui
sarai soggetto…sai dove ti trovi?”

Il ricordo della sigla nominata poco tempo fa, affiora nella mia mente: “su Vag-A, come da te nominato”.
“Vag-A è solo una sigla che dovrai ricordare per identificare il Suolo che preleverai da questo luogo. In realtà, ti trovi alle porte dell’inconscio dell’universo. Vag-A è il femminile, il morbido, il sinuoso, mentre ciò che puoi scorgere dal lato opposto del canale energetico è Pen-B, astro del maschile, della scorza dura, dell’aggressività. Io sono ciò che la tua mente ha elaborato e riconosciuto come compromesso di tali essenze.

La dualità è guardiano delle porte dell’inconscio universale e da queste lune emergono le
frequenze che danno forma alle cose…oltrepassando il canale, queste frequenze non avranno più alcuna influenza e sarai soggetto a nuove leggi universali”.

Mi chino a raccogliere quanto sopportava il peso della mia essenza; il femminile era divenuto anch’esso oggetto di studio, insieme alle Terre Rare della Ragionevolezza. Rivolgo di nuovo lo sguardo verso la scultura: “come posso attraversare il canale?”.

Una nuova scossa di terremoto, questa volta destabilizza il terreno proprio sotto i miei “piedi”; un leggero sprofondamento tende il manto, come pronto ad implodere, quando ad un tratto la ritrazione viene elasticamente annullata espellendomi in quota rispetto a “Vag-A”.

Schizzando in quota mi sento improvvisamente afferrato e canalizzato in direzione di Pen-B. Atterro sul rigido e pungiglioso manto dell’astro. Ruoto lo sguardo, un pannello con un grande pulsante giallo, richiama nuovamente la mia attenzione. Premo il tasto e ad un tratto, il canale energetico aumenta improvvisamente di intensità. Lampi
gialli e blu illuminano il suo centro, oscuro ed estremamente denso. Una densità paragonabile alle nere pupille da cui tutto è iniziato.

Quasi come un’illusione, “Pen-B” comincia lentamente a discostarsi dal canale, come attratto da qualcosa di estremamente grande. All’improvviso, di nuovo quella voce: “sbrigati prima che sia troppo tardi!”.

Non capisco a cosa si riferisca, quando voltandomi scorgo in lontananza la misteriosa massa “m” in repentino in avvicinamento.

Come d’istinto miscelo parte del suolo di Vag-A con quello di Pen-B . Femminile e Maschile ora sono uniti, la dualità è annullata. Intanto, la forte influenza gravitazionale della grande massa, è sempre più percepibile.

Dal grumo delle miscela, un lampo apre un varco verso il grande canale…la massa continua ad avvicinarsi.
Mi tuffo nel varco ed improvvisamente sono circondato da vortici gialli e blu che incontrandosi si annichiliscono. Mi avvicino al centro, ma la massa si avvicina a me…schiacciato da immani influenze gravitazionali, la mia essenza si fa sempre più effimera ed inesistente.
L’orizzonte degli eventi è superato…sono stato annullato, o forse completato…
…ma quella massa pensante, è riuscita a seguirmi.

…continua

 

Renzo Destini                                                                                                              05-01-19