Tutto finito

Tutto finito

Qualche parola e foto della performance ” Subsidenza Culturale” del 4 agosto 2018, organizzata insieme agli amici di Legambiente:

Quella mattina all’alba d’una giornata importante, mentre la Goletta Verde solcava l’Adriatico, una figura ibrida affiorava, intimidita dalle sagome dell’Angela Angelina.

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Non era ancora luce, ma Afrodite Lastrega comunque stagliava nel riverbero argento. Muoveva piccoli passi, poi dal fondale estraeva una visione, un dipinto, cullandolo.

Una visione del fondo, intuizione estratta con cura e cullata prima d’ essere condivisa col mondo, questo è ciò che insegnava. Potevamo imparare la gioia della condivisione nella lentezza dei movimenti, senza fretta, senza senso.

 

Dopo poco un nuovo personaggio: Zefiro si svegliava dal torpore notturno e le intonava un canto tra i capelli, invitandola ad uscire. Il flauto di Zefiro, ispirato dal sole crescente, improvvisava geometrie divine, abbracci circolari delicati come madreperla.

A un certo punto, due sub invadevano la scena forse non per caso: due figure spasimavano per trascendere, altre due impegnate nella caduta.. E noi, pubblico ignorante, da che parte ci saremmo schierati?

Dopo un’ oretta, Il dolce vento Zefiro si quietava. Nell’oro, Afrodite terminava con cura le abluzioni. Purificato l’atto creativo, usciva dallo specchio. Appoggiava il dipinto sulle alghe. Infine una posa di presenza per i fotografi.

 

Oramai l’archetipo era rinato, tutto era finito.